domenica 12 novembre 2006

istanbul 4 e Dubai 1

Il giorno della partenza mi faccio un giretto nella citta' vecchia, attraverso di fretta il turistico Gran Bazar, ma soprattutto visito l'incantevole CIsterna di Giustiniano.
Sotto terra, sotto il traffico caotico della citta' un incredibile cisterna d'acqua fartta costruire da Giustiniano si apre agli occhi dei turisti: illuminate da fioche luci rosse le colonne aprono infiniti corridoi in mezzo a canali d'acqua immobile abitata da enormi pesci delle tenebre: qui veniva raccolta l'acqua per il benessere dell'Impero Romano d'Oriente. Oggi la visita in questa enorme catacomba di tranquillita' e' un passaggio obbligatorio per ristorare la vista e l'animo: Sul fondo della cisterna giacciono come basi di due colonne due enormi teste di Medusa, rovesciate e al contrario, messe li' cosi' probabilmente deliberatamente, dopo essere state saccheggiate da qualche risalente tempio romano. Lontano dagli sguardi di uomini che sarebbero altrimenti riamsti pietrificati dal loro sguardo letale.
Ancora pietrificato da tanta bellezza ho preso l'aereo che mi ha trascinato fino a Dubai, dove i trenta gradi giorno e notte mi hanno schiacciato nel solito squallore e orrore della citta' dei mille contrasti : miliardari, turisti del lusso, business man senza scrupoli e arabi sprezzanti schiacciano sotto il tallone della loro arroganza milioni di indiani, filippini, indonesiani ridotti in schiavitu' dalla necessita' di sopravvivere e mantenere le loro famiglie, spesso lontane e senza altre speranze.

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