domenica 12 novembre 2006

Istanbul 1

Sto all' Hotel Nomade, in pieno centro storico di Costantinopoli, affianco ad AYA SOFIA e la MOSCHEA BLU, economico, il posto e' accogliente, con una bella terrazza con vista sui minareti della grande moschea. Ne approfitto al mattino per fare un salto a vederla e per entrare nella incredibile Aya Sofia, piena di misteri e di fascino. Corro all' albergo perche' mi doveva raccogliere un cliente.
Mi portano nel loro ufficio a 30 minuti da li'. Prima di iniziare il meeting, siccome dico che si poteva mangiare anche una cosa veloce anziche' andare fuori a pranzo (avevo appena fatto colazione), ci sediamo in un stanzino attiguo agli uffici dove una vecchietta velata ha il suo regno: un cucinino (tipo cucina della nonna) dove in grossi pentoloni preparara da mangiare per tutto il personale dell'ufficio: mangio una zuppa (che rendo immangiabile con una generosa dose di peperoncino tritato...facendo il duro - quasi muoio!) e una pasta alla margarina pesante e insipida! Ma questo si' che vuol dire "enjoying the country taste"!
Il meeting prosegue (in ufficio)con grandi prospettive e promesse, tanto che il capo mi riaccompagna in centro. mi invitano a cena, prendo il cellulare del ragazzo (nuovo impiegato che ci accompagnava come interprete) e poi non li chiamo, preferendo un tavolino singolo vicino al caminetto di un ristorantino del centro (dove gusto ottimo agnello al timo su salsa di melanzane)
Poi vado a dormire, ma prima mi dilungo a studiare i 1400 e passa canali della TV satellitare dell'albergo, in cui trionfano i canali sporcaccioni italiani. addormentandomi mi domando cosa pensino di noi i Turchi...

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